top of page

Il movimento cranio sacrale

Aggiornamento: 17 nov 2020


Contrariamente a quello che molti pensano, il nostro cranio non è una struttura unica, ma è l’insieme di tante ossa che si articolano e si muovono in armonia tra loro.

Il movimento del cranio è messo in relazione col movimento dell’osso sacro grazie alle meningi intracraniche e spinali. Da qui la denominazione di ‘movimento cranio sacrale’: in altre parole si tratta di un movimento di flesso estensione della base cranica, in relazione con la nutazione e contro nutazione del sacro.

Le ossa del cranio si distinguono in ossa pari, che svolgono un movimento di rotazione interna ed esterna, e ossa impari, che svolgono un movimento di flesso estensione.

Il movimento delle ossa craniche è una manifestazione palpabile, registrabile, misurabile della fluttuazione dinamica e ritmica del liquido cefalorachidiano, della mobilità intrinseca del SNC e della funzione delle tensioni reciproche della dura madre. Si sono registrati da gli otto ai dodici cicli al minuto.


I trattamenti cranio sacrali si basano su tecniche manuali non invasive che sono in grado di riportare ad una condizione fisiologica il ritmo cranico.

Tale trattamento può essere utile per alleviare tensioni, stress fisici, aiutare il drenaggio cranico dopo un trauma o migliorare la circolazione sanguigna. La cosa importante da capire è che il movimento cranio sacrale grazie alle fasce è un movimento che influisce su tutto il corpo, di conseguenza una sua riduzione o disfunzione può influenzare qualsiasi parte del nostro organismo.

La persona sottoposta ad un trattamento cranio sacrale, può ottenere benefici e benessere generale sia a livello strutturale che emozionale.

Il metodo dolce e naturale utilizzato risulta adatto per tutte le età, dai neonati agli anziani, e, in abbinamento ad altre tecniche osteopatiche, è molto utile per trattare disturbi come:

o cefalee

o dolore cronico al collo e alla schiena

o problemi motori e di coordinazione

o coliche

o disordini al sistema nervoso centrale

o trauma cranico e danni alla colonna vertebrale

o disordini infantili

o disabilità linguistiche

o affaticamento cronico

o difficoltà digestive

o stress e problemi relazionali

o disordini del tessuto connettivo

o problemi temporo-mandibolari

o disordini neurovascolari

o stress post-trauma

o disfunzioni post-operatorie e post-gravidanza


600 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page