Postura e sindrome da dolore posturale
- Gianluca Tropeano
- 30 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Postura e sindrome da dolore posturale
Il dolore posturale è una tipologia di dolore causata da un atteggiamento scorretto mantenuto nel tempo, che genera adattamenti compensatori errati, rompendo il corretto equilibrio tra struttura e funzione.
In questi casi, non è presente una reale infiammazione o una patologia organica, ma il dolore deriva da un insieme di condizioni adattative che generano stress nei punti più deboli del corpo.
Il dolore posturale ha sempre un'origine disfunzionale e nocicettiva.
In particolare, le strutture della colonna vertebrale sono sensibili agli stimoli nocicettivi: ciò significa che alcune alterazioni possono provocare sintomi dolorosi legati a stimolazioni neurologiche anomale, continue e costanti, sulla radice nervosa o su strutture come legamenti e capsule articolari.
In questi casi, per eliminare il dolore è spesso sufficiente correggere l’adattamento posturale intervenendo meccanicamente sulle strutture stressate.
Durante la postura in stazione eretta, è richiesta una contrazione muscolare minima per contrastare la forza di gravità e mantenere le articolazioni in posizione fisiologica. Tuttavia, quando alcune strutture vengono sovraccaricate in modo eccessivo e continuo, il corpo attua compensazioni e modificazioni strutturali che possono condurre a una postura scorretta.
Disfunzioni muscolari associate alla postura
Due condizioni muscolari classiche associate alla postura scorretta sono:
Debolezza da allungamento: si verifica quando alcuni muscoli sono costretti a stare per troppo tempo in posizione di allungamento. Di conseguenza, perdono tono e compromissione del corretto rapporto lunghezza-tensione.
Debolezza da accorciamento: si presenta quando i muscoli restano in posizione accorciata per lunghi periodi, perdendo elasticità e diventando deboli.
In entrambi i casi, la muscolatura perde capacità di vascolarizzazione, con conseguente riduzione degli scambi nutritivi e comparsa di muscoli poco vascolarizzati e tesi.
Il ruolo dell’equilibrio muscolare
La resistenza muscolare e l’equilibrio tra i vari gruppi muscolari sono fondamentali in ambito posturale. È necessario mantenere un giusto equilibrio e una corretta funzionalità per evitare sovraccarichi, sia in allungamento che in accorciamento.Tali squilibri portano a quella che è definita sindrome da dolore posturale, ovvero una condizione dovuta al mantenimento prolungato di posizioni scorrette.
Se, alle prime avvisaglie di dolore posturale, ci si limita a trattare il sintomo con un approccio farmacologico senza intervenire sulla causa meccanica, si rischia di aggravare la situazione.
Ciò può evolvere in una disfunzione posturale, dove al dolore si associano accorciamenti muscolari, legamenti ipo- o iper-tesi, ipostenia muscolare e, in alcuni casi ad aggravare ulteriormente il problema ci sono aderenze o contratture post-traumatiche o post-operatorie non trattate adeguatamente.
Le cinque posture scorrette più comuni
Postura lordotica: caratterizzata da un aumento della curva lombare, può provocare stress al legamento longitudinale anteriore e riduzione dello spazio posteriore tra le vertebre, con rischio di compressione delle radici nervose e infiammazione delle faccette articolari.
Postura ipolordotica: presenta un appiattimento del tratto lombare. Ciò riduce la curva fisiologica e compromette l'effetto ammortizzante dei dischi intervertebrali, aumentando il rischio di lesioni e stress sul legamento longitudinale posteriore. Spesso è causata da posture scorrette da seduti e da un eccessivo potenziamento dei muscoli flessori.
Postura rilassata: si verifica quando vi è un aumento delle curve lombare e dorsale, con la testa proiettata in avanti. Chi adotta questa postura, in stazione eretta tende a spostare il peso su un lato, causando disfunzioni vertebrali. Questo è dovuto alla debolezza muscolare, che costringe le strutture passive (legamenti e articolazioni) a sostenere il corpo. È fondamentale associare un lavoro manuale a un programma di rinforzo muscolare mirato.
Ipercifosi dorsale con anteroposizione del capo: caratterizzata da una curva toracica accentuata, spalle curve e capo in avanti. Questa postura comporta un aumento della flessione cervicale, soprattutto a livello C0-C1, e può essere associata a disordini temporo-mandibolari. È molto diffusa tra chi lavora al computer per molte ore. Le strutture maggiormente coinvolte sono l’articolazione temporo-mandibolare, la cervicale, i trapezi, la muscolatura accessoria della respirazione e della deglutizione, oltre alla colonna lombare.
Appiattimento della cifosi dorsale: spesso accompagnato da rettilineizzazione cervicale, è meno comune e solitamente secondario a traumi o a posture "militari" mantenute nel tempo. Si manifesta con scapole e clavicole abbassate, e può portare a problemi a livello dello stretto toracico superiore e a una maggiore predisposizione a lesioni discali.
Cosa fare pe migliorare questa condizione?
Intervenire precocemente con valutazioni posturali funzionali
Correggere gli atteggiamenti sbagliati
Rinforzare i muscoli con esercizi mirati
Evitare approcci che trattano solo il dolore
Integrare tecniche manuali, rieducazione posturale e lavorare sull'approccio psico-emotivo alle condizioni di stress che ci circondano
Se vuoi altre informazioni ho una consulenza gratuita telefonica o tramite videochiamata contattami.

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